Al posto degli antistaminici prova la perilla

L’olio e i semi di questa pianta di origine orientale aiutano a combattere riniti, allergie, raffreddori e dermatiti stagionali…

Nota anche come shiso, la perilla viene coltivata da secoli in Oriente come pianta aromatica, ornamentale e curativa, apprezzata per le sue proprietà toniche e antibatteriche. Le sue foglie, simili al basilico, sono utilizzate in Giappone per accompagnare il sushi e neutralizzare eventuali germi presenti sul pesce crudo. Di fatto, però, la perilla viene soprattutto utilizzata per le affezioni delle vie respiratorie, le riniti ma anche le dermatiti, le congiuntiviti e tutti i fenomeni allergici tipicamente stagionali. L’aria di marzo, già carica di pollini, favorisce fastidiosi gonfiori al naso causati da eccessivi starnuti; gli occhi, provati dalle abbondanti lacrimazioni, s’infettano e si arrossano più facilmente e la pelle, sollecitata dal vento e dal primo sole, tende a irritarsi e a desquamarsi. Per tutti questi disturbi la perilla rappresenta un rimedio d’elezione: nei suoi semi è racchiusa una miniera di flavonoidi e per questo funziona come un ottimo coadiuvante nella prevenzione e nella normalizzazione della reazione allergica. In effetti stimola naturalmente l’interferone riequilibrando la risposta del sistema immunitario ed è per questo considerata un antistaminico naturale privo di effetti collaterali.

Prendila in perle per un mese
La primavera è alle porte e l’aria si riempie di pollini, acari, polveri e numerosi altri allergeni. La perilla può venirti in soccorso grazie alla sua azione antinfi ammatoria capace di mitigare le reazioni allergiche a carattere respiratorio e cutaneo. Assumi 2 perle di olio di perilla al giorno; decongestiona le vie nasali, apre il respiro ma non provoca la sonnolenza tipica degli antistaminici.