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Fiori di Bach

Edward Bach credeva implicitamente nella cura della persona ammalata piuttosto che della malattia: questo convincimento, insieme al suo intenso sentimento religioso, lo spronò a cercare un sistema di cura che prendesse in considerazione gli squilibri fisici, mentali, emotivi e spirituali che egli considerava alla base dell'insorgere della patologia. Adottò un punto di vista intransigente a proposito delle malattie; secondo Bach esse sorgono dall'incapacità del paziente di ascoltare il proprio intuito e seguire un istinto positivo. Egli riteneva che l'essere umano diventa vulnerabile alle malattie quando una resistenza di fondo agisce come ostacolo al vero sviluppo della personalità: tale resistenza può prendere la forma di emozioni come ansia, ira o rigidità mentale, che potrebbero essere sufficienti a bruciare il potenziale positivo di una personalità equilibrata. I rimedi di Bach corrispondono alle trentotto principali situazioni di difficoltà rappresentate nel teatro della vita e - quando sono bene scelti - agiscono rapidamente, al massimo nel giro di una settimana. I 38 fiori armonizzanti del Dr. Bach si rivolgono al tempo stesso alla nostra anima ed al nostro corpo. Sono in grado di sciogliere i blocchi fisici e psicologici che abbiamo creato con il nostro modo di pensare e con le azioni negative, e ci aiutano a recuperare l’armonia con la nostra vera natura. Il successo della Floriterapia è inevitabilmente legato all'abilità del terapeuta, che deve essere opportunamente dotato di competenza, maturità, capacità di valutazione, di analisi e sintesi, di empatia, sensibilità ed una qualche dose di intuito che se bene allenato può più agevolmente cogliere con obiettività ogni informazione utile. La sua bravura risiede anche nel sapere ascoltare sia ciò che il paziente gli vuole raccontare durante il colloquio, sia le cose non dette e taciute perfino a se stesso.